Italia, Paese di navigatori

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“Italia  paese  di  artisti,  di  poeti,  di  santi  e  di  navigatori!”  Così  si  diceva  una  volta,  oggi  si  potrebbe  dire  ben  altro  degli  italiani,  ma  meglio  lasciar  perdere.  Navigatori!….Si,  forse  ai  tempi  di  Colombo  o  di  Vespucci,  ma  dopo  Schettino  ci  siamo  giocati  anche  questa  nomea;  e  a  sentire  tutti  i  tuttologi  che  stanno  parlando  in  questi  giorni  mi  sa  proprio  che  molti  non  capiscono  una  mazza  di  marineria.  Stanno  scorrendo  fiumi  d’inchiostro  su  tutti  i  giornali,  ore  e  ore  di  trasmissioni  televisive,  tutti  hanno  detto  la  loro:  esperti  e  competenti,  sapientoni,  marinai  d’acqua  dolce,  lupi,  lupetti  e  cetrioli  di  mare.  Da  Vespa  (3 ore di diretta)  le  divise  blu  e  i  galloni  gialli  non  si  contavano,  hanno  parlato  e  straparlato  ripetendo  quasi  sempre  le  stesse  cose,  alcune  esatte  altre  meno.  Adesso,  non  avendo  più  molto  da  dire,  si  ricorre  al  “Gossip”,  difatti  stanno  saltando  fuori  belle  donne  che  hanno  distratto  il  fascinoso  Comandante.  Ma  nessuno  ha  messo  il  dito  sulla  piaga,  o  ha  posto  delle  domande  ben  precise  come  ad  esempio:  “Chi  c’era  e  cosa  è  successo  in  plancia  nei  dieci  minuti  prima  dell’impatto  con  gli  scogli?”  “E  cosa  è  successo  subito  dopo?”  Anche  per  capire  se  la  colpa  è  tutta  di  Schettino  (mollato  dalla  Compagnia),  oppure  la  “Costa Crociere”  gli  Ufficiali  li  recluta  fra  gli  animatori  dei  villaggi  turistici  o  nella  casa  del  “Grande  Fratello”.

In  quei  dieci  minuti  sulla  plancia  di  comando  dovevano  esserci  almeno  6  o  7  membri  dell’equipaggio:   il  Comandante  (come ammesso da lui stesso),  l’Ufficiale  di  guardia  nella  persona  del  Primo Ufficiale di Coperta,  quindi  di  provata  esperienza,  con  lui  sicuramente  l’Allievo  Ufficiale,  il  marinaio  timoniere,  il  marinaio  di  vedetta  in  plancia,  certamente  un  Ufficiale  di  Macchina  visto  che  ormai  le  manovre  dei  motori  vengono  fatte  direttamente  dalla  plancia.  Ebbene,  è  mai  possibile  che  nessuno  di  questi  signori,  o  altri  che  potevano  essere  presenti,  non  hanno  valutato  che  stavano  superando  il  punto  di  virata  utile  per  far  poggiare  una  nave  di  300  metri  che  viaggia  a  16  nodi?….O  è  stata  una  bravata  generale?…Come  quando  si  fa  testa  coda  con  un’auto  o  si  fa  impennare  la  moto,  vediamo  se  ce  la  facciamo;  senza  tener  conto  di  avere  circa  4.300  persone  nel  sedile  posteriore.  E’  mai  possibile  che  nessuno  abbia  detto:  “A  Comandà  guardi  che  andiamo  per  cozze!”  Io  spero  che  questa  gente  al  più  presto  venga  sentita  anche  per  far  luce  su  questa  assurda  manovra  che  rimarrà  nella  storia  della  navigazione  navale.

E  cosa  è  successo  subito  dopo,  o  per  lo  meno  dopo  che  la  nave  è  stata  fatta  arenare  sul  basso  fondale?   Perché  non  è  stato  dato  subito  l’ordine  di  abbandonare  la  nave?  Perché  non  sono  stati  chiesti  da  subito  i  soccorsi?  Si  poteva  procedere  con  una  relativa  calma  e  portare  tutti  in  salvo  vista  anche  la  vicinanza  della  terra.  Schettino  e  gli  altri  Ufficiali  si  sono  resi  subito  conto  della  gravità  della  situazione,  uno  squarcio  di  70  metri  di  quelle  proporzioni  ti  porta  al  fondo  in  circa  mezz’ora.  Avranno  pur  fatto  il  punto  della  situazione?  Il  Direttore  di  Macchina  ha  fatto  presente  che  la  sala  macchine  era  allagata  e  la  nave  quindi  ingovernabile,  con  possibilità  immediata  di  un  definitivo  black-out?  Si  sono  resi  conto  che si  sarebbe  inclinata  velocemente?   O  erano  tutti  nel  pallone?…..Pronti  a  scappare.  E  poi  il  caos,  la  corsa  ai  giubbotti  di  salvataggio,  l’assalto  senza  esclusione  di  colpi  alle  scialuppe,  inservienti,  camerieri,  cuochi  e  pasticcieri  a  fare  da  nocchieri.  Non  capisco,  ma  quando  navigavo  io,  se  non  ricordo  male,  in  caso  di  abbandono  nave  i  capi  scialuppa  erano  i Secondi Ufficiali,  i  Terzi  Ufficiali,  gli  Allievi  Ufficiali,  il  Nostromo,  il  Vice  Nostromo,  i  marinai  di  prima  classe,  e  tutti  gli  altri  marinai,  così  come  tutto  il  personale  di  macchina  era  diviso  nelle  varie  scialuppe  come  motoristi,  infine  altro  personale  di  bordo  completava  questi  piccoli equipaggi. La “Costa Concordia” quanto personale  addetto al governo della nave  imbarcava?….Dov’erano  gli  Ufficiali  di  Coperta  e  di  Macchine?  Dov’era  il  Nostromo,  il  suo  vice  con  tutti  i  marinai  e  i  giovanotti  di  coperta?….Alla  Compagnia  l’ardua  risposta.

Francesco Sfilio

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